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differenza tra pronto soccorso primo soccorso

La differenza tra Pronto soccorso e Primo soccorso

La distinzione tra Primo Soccorso e Pronto Soccorso è sottolineata in modo incisivo dal D.Lgs 81/08, in quanto alla base della normativa sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro. Tali concetti sono infatti di primaria importanza, sia in termini di formazione degli addetti aziendali di primo soccorso, sia per le conseguenti responsabilità che derivano dalla loro nomina e dal loro operato.

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formula-a-consumo-ditek

Scopri i vantaggi della nostra esclusiva “formula a consumo”

La gestione e la manutenzione delle cassette di pronto soccorso aziendali può costituire a volte una seccatura per i Datori di lavoro, soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni, con più luoghi di lavoro e filiali. Tuttavia, la risoluzione di queste problematiche è fondamentale per garantire la sicurezza di dipendenti e lavoratori, nel rispetto della normativa vigente.

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cassette pronto soccorso auto

Cassette di pronto soccorso per auto private

Come abbiamo visto nell’articolo dedicato alle cassette di pronto soccorso per automezzi aziendali, il contenuto minimo da tenere a bordo nell’auto aziendale è precisato dal D.M. 388/2003. La normativa stabilisce infatti che gli automezzi aziendali sono da equiparare alle aziende con meno di 3 lavoratori e, in quanto tali, il datore di lavoro ha l’obbligo di dotarli di cassette di pronto soccorso o pacchetti di medicazione.

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primo soccorso settore turistico

L’organizzazione del primo soccorso nel settore turistico

Nel settore turistico e alberghiero la salubrità del luogo di lavoro, la sicurezza di dipendenti e ospiti e la possibilità di un rapido intervento in caso di incidenti sono aspetti di primaria importanza. Per questo, come accade in altri tipi di aziende, il datore di lavoro ha l’obbligo di prendere tutti i provvedimenti necessari per far fronte alle varie situazioni di emergenza: dalla formazione dei soggetti nominati come addetti al primo soccorso aziendale alla predisposizione di mezzi di comunicazione per attivare prontamente l’intervento della struttura pubblica, fino all’organizzazione delle dotazioni e delle cassette di pronto soccorso.

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aggiornamento cassetta pronto soccorso aziendale

L’aggiornamento della cassetta di pronto soccorso aziendale

Tra gli obblighi del datore di lavoro previsti dal D.M. 388/2003, c’è quello di predisporre in ogni ambiente di lavoro una cassetta di pronto soccorso aziendale completa di tutti i prodotti integri e non scaduti di validità. Per questo motivo, una manutenzione costante che assicuri il controllo, la completezza ed il corretto stato d’uso dei prodotti per il pronto soccorso aziendale è fondamentale ai fini della sicurezza dei lavoratori e di tutte le persone che frequentano tali luoghi (fornitori, clienti ecc.).

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primo soccorso cantiere edile

Cassetta di primo soccorso per cantieri edili: come, quando e perché

La sicurezza è una condizione imprescindibile nei cantieri edili in cui l’organizzazione del primo soccorso è a carico del datore di lavoro che, tenendo conto delle dimensioni e del tipo di attività del cantiere, deve prendere i provvedimenti necessari per far fronte alle varie situazioni di emergenza che possono coinvolgere non solo i lavoratori, ma anche tutte le eventuali persone presenti nei luoghi di lavoro (fornitori, clienti, direzione dei lavori ecc.).

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Come scegliere la cassetta pronto soccorso giusta per la tua azienda?

Il possesso e il mantenimento della cassetta pronto soccorso aziendale fanno parte delle responsabilità del datore di lavoro. Ma come scegliere la giusta dotazione nel rispetto delle normative vigenti? Per fare una valutazione corretta, bisogna tenere in considerazione il numero dei lavoratori occupati, la tipologia di attività svolta e i fattori di rischio.

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Il D.M. 388/03 che regolamenta la tutela della salute dà indicazioni sul contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso e sul pacchetto di medicazione. Ma la prima domanda a cui rispondere è: quanti lavoratori sono presenti nella tua azienda?

  • Per le aziende con più di 3 lavoratori il datore di lavoro deve garantire la presenza della cassetta di pronto soccorso contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 1 presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita e facilmente accessibile. Inoltre, deve essere presente e ben visibile una segnaletica appropriata che ne indichi la collocazione. L’addetto al primo soccorso in azienda ha il compito di controllare la completezza e il corretto stato d’uso di tutti i presidi contenuti nella cassetta.
  • Per le aziende con meno di 3 lavoratori il datore deve garantire il pacchetto di medicazione contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 2, anch’esso tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e raggiungibile facilmente in caso di emergenza. I presidi che contiene vanno costantemente controllati, sia per ciò che riguarda lo stato di usura che per la completezza.
  • Per quanto riguarda gli automezzi aziendali il datore di lavoro è tenuto a fornire loro il pacchetto di medicazione con le dotazioni indicate nell’allegato 2 ed un mezzo di comunicazione idoneo per contattare l’azienda al fine di attivare rapidamente il Servizio Sanitario Nazionale in caso di emergenza.

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Una volta stabilito il contenuto minimo obbligatorio che l’azienda deve mettere a disposizione dei propri lavoratori, esistono delle integrazioni consigliate per determinati settori merceologici e particolari attività lavorative (agricoltura, industria, ristorazione ecc.). In merito a questo la normativa non dà indicazioni specifiche, ma dovrà essere il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, dove previsto, ad adeguare le dotazioni sulla base dei rischi specifici presenti nell’azienda o unità produttiva.

Ditek, grazie ad un’esperienza decennale nel settore della cassette di pronto soccorso, è in grado di fornire un valido supporto alle aziende che si vogliono sollevare da queste incombenze, fornendo una consulenza qualificata ed un supporto a domicilio scrupoloso e puntale.

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aggiornamento primo soccorso aziendale

Aggiornamento primo soccorso aziendale: richiedi i nostri corsi!

Come abbiamo visto in un precedente articolo, il Decreto Legislativo n.81/08 – detto anche Testo Unico sulla Sicurezza – prevede l’obbligo per le aziende di nominare gli addetti al primo soccorso con lo scopo di tutelare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Tali lavoratori o datori di lavoro (nel caso di aziende con meno di 5 lavoratori), oltre a dover frequentato il corso completo in seguito alla loro nomina, devono provvedere ogni tre anni ad un aggiornamento primo soccorso aziendale relativo alla parte operativa.

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codici pronto soccorso

Codici di pronto soccorso: cosa significano e come interpretarli

Quando si verifica un infortunio o un incidente, la situazione dei soggetti coinvolti viene valutata con il sistema del Triage (termine francese che significa “smistamento”), che assegna i codici di pronto soccorso secondo la gravità delle lesioni riportate dagli infortunati e il loro quadro clinico generale. Questo metodo permette agli operatori professionali di stabilire delle priorità all’arrivo dei pazienti al Pronto Soccorso, dando la precedenza ai soggetti con situazioni più a rischio di altre.

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sicurezza sul lavoro ditek camioncino

Sicurezza sul lavoro? Scopri la nostra formula “zero pensieri”

In tema di sicurezza sul lavoro, il Testo Unico serve a garantire che le attività lavorative vengano svolte senza l’esposizione al rischio di infortuni e incidenti e di contrarre malattie professionali in tutti i settori, privati e pubblici. Tale normativa si applica ogniqualvolta vi sia un datore di lavoro e almeno un lavoratore di qualsiasi tipologia contrattuale, pagato o meno.

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Colpo di calore: consigli per curarlo e prevenirlo

In questi giorni il caldo non dà tregua e siamo più che mai soggetti a colpi di calore causati da improvvisi incrementi della temperatura corporea. Un tale stress termico inibisce i meccanismi di termoregolazione del corpo, causando conseguenze anche molto gravi; per questo sono molto importanti la prevenzione e la tempestività negli interventi di primo soccorso.

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cassetta pronto soccorso vacanze

Aria di vacanze? Parti sicuro con una cassetta di pronto soccorso per il tempo libero!

L’estate è alle porte, le scuole sono finite e siamo prossimi alle vacanze tanto sognate in questi lunghi mesi invernali! Sia che vi aspetti una vacanza di relax sotto l’ombrellone, sia che siate amanti del trekking in mezzo alla natura, una cosa non deve mai mancare nella vostra valigia: una cassetta di pronto soccorso per far fronte ai piccoli imprevisti quotidiani.

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corso di primo soccorso aziendale

Corso di primo soccorso aziendale? Ci pensiamo noi!

La normativa nell’ambito di tutela della salute sui luoghi di lavoro prevede, tra gli obblighi di un’azienda, quello di nominare gli addetti al primo soccorso. Il loro compito è intervenire in caso di necessità, prima dell’arrivo dei soccorsi specializzati, e tenere sotto controllo la cassetta di pronto soccorso, rifornendola qualora sia necessario. Per ricoprire tale ruolo, i lavoratori nominati devono obbligatoriamente frequentare un corso di primo soccorso aziendale, a cui seguiranno ogni tre anni dei corsi di aggiornamento.

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Come si misura la pressione arteriosa:
consigli utili – parte 2

pressione1Dopo aver visto l’importanza della misurazione della pressione arteriosa e alcune norme generiche da seguire durante il controllo in casa o in azienda, ecco una piccola guida per utilizzare in maniera corretta lo sfigmomanometro.

Per procedere con la misurazione, il bracciale dello sfigmanometro deve essere avvolto attorno al braccio del soggetto, tra l’ascella e la piega del gomito; in corrispondenza di quest’ultima va appoggiato il fonendoscopio, nel punto in cui appoggiando le dita si sente pulsare l’arteria del braccio (arteria omerale).

  • Contemporaneamente si palpa il polso radiale, cioè la pulsazione dell’arteria che passa a livello del polso, dallo stesso lato in cui si trova il pollice. A questo punto il bracciale viene gonfiato sino alla scomparsa sia dei rumori provenienti dal fonendoscopio, che del polso radiale: in questo momento la pressione del bracciale è superiore alla pressione arteriosa.
  • Successivamente si riduce lentamente la pressione del bracciale, facendo uscire l’aria in esso contenuta, azionando l’apposita valvola. Quando la pressione sarà uguale a quella arteriosa, un po’ di sangue riuscirà a passare nell’arteria producendo un rumore: il primo rumore udito chiaramente corrisponderà alla pressione sistolica (detta anche massima). Riducendo ulteriormente la pressione i rumori diventeranno inizialmente più intenso, quindi via via più deboli: la completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla pressione diastolica (detta anche minima).
  • La pressione viene dunque indicata con due valori, ad esempio 130/80: il primo valore è la sistolica o massima, il secondo la diastolica o minima.

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I valori normali della pressione del sangue a seconda dell’età sono:

•        Sotto i 18 anni: da max. 120 a min. 80;

•        Tra i 18 e i 50 anni: da max. 140 a min. 85;

•        Dopo i 50 anni: da max. 140-145 a min. 90.

Come interpretare i valori della pressione del sangue:

  • Da max. 120 a min. 80: valore ottimale;
  • Da max. 120-129 a min. 80-84: valore normale;
  • Da max. 130-139 a min. 85-89: valore superiore alla norma;
  • Da max. 140-160 a min. 90-95: fascia di confine ipertensione;
  • Da max. 140-180 a min. 90-105: ipertensione lieve;
  • Da max. oltre 180 a min. 105-115: ipertensione moderata;
  • Da max. oltre 180 a min. oltre 115: ipertensione severa.

Qualora si riscontri un’ipertensione lieve o moderata si consiglia di fare un controllo presso il medico curante, mentre in caso di ipertensione severa è necessario chiamare il 118 per sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso.

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Come si misura la pressione arteriosa:
consigli utili – parte 1

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Hai mai misurato la pressione arteriosa? In Italia esistono circa 15 milioni di persone affette da ipertensione arteriosa, ma solo la metà ne è consapevole. L’ipertensione può causare danni progressivi al sistema cardiocircolatorio, che possono infine manifestarsi con malattie cardiovascolari ed eventi gravi, come ictus e infarto.

Il rischio è tanto maggiore quanto più elevata è la pressione; è dunque importante sottoporsi periodicamente a controlli, ricordando però che la pressione arteriosa è soggetta a oscillazioni. Per questo motivo la diagnosi di ipertensione richiede numerose misurazioni effettuate nel corso di diverse visite mediche. Solo il medico ha la facoltà di stabilire quali e quanti farmaci sia necessario assumere, ma può risultare utile annotare i valori su un diario, per poi riportarli al dottore durante la visita di controllo.

Gli apparecchi di misurazione della pressione sono molteplici, ma il più affidabile è il manometro classico (sfigmomanometro) con la misurazione data dalla colonnina di mercurio graduata. Per chi non è esperto nel suo utilizzo, in commercio esistono numerosi strumenti elettronici che consentono una rilevazione facile e veloce della pressione arteriosa con un’affidabilità tendenzialmente buona, ma si consiglia di acquistare esclusivamente prodotti testati e certificati dalla Comunità Europea.

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Vediamo ora nello specifico alcune norme di carattere generale che occorre rispettare durante l’autocontrollo, consigliato per i soggetti a rischio due volte a settimana:

  • Chi si sottopone alla misurazione deve essere seduto o sdraiato da almeno 5-10 minuti con il braccio libero da indumenti, appoggiato su una superficie piana. Il braccio deve essere all’altezza del cuore ed il palmo rivolto verso l’alto.
  • La prima volta la pressione va misurata in ambedue le braccia e annotata. Una differenza tra i valori pressori misurati nelle due braccia è tutto sommato fisiologica purché lo scarto sia inferiore rispettivamente a 10 mmHg per la massima e a 20 mmHg per la minima. In caso di differenza significativa tra i due arti, le successive misurazioni andranno effettuate sul braccio con pressione più elevata.
  • Durante i controlli bisognerebbe compiere più rilevazioni della pressione cardiaca, misurandola 2 o 3 volte a distanza di un minuto e calcolandone la media (somma dei valori rilevati diviso il numero di rilevazioni effettuate). Nella prima misurazione la pressione potrebbe infatti salire a causa dell’ansia.
  • Anche se l’abitudine è poco diffusa, soprattutto per i soggetti predisposti, sarebbe molto utile tenere un librettino in cui annotare sin da giovani i valori di pressione rilevati ogni sei mesi. In questo modo il medico potrà ricostruire la storia clinica del paziente e prescrivere la terapia più efficace.

 

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8 errori comuni di primo soccorso

errori_primo_soccorso1Sangue dal naso? Bruciature? Storte alla caviglia? Non basta avere un kit di pronto soccorso per affrontare i piccoli infortuni quotidiani. Non esiste al loro interno un libretto d’istruzioni che spieghi come comportarsi in caso di emergenza e, se anche ci fosse, non sarebbe facile consultarlo data la frenesia di questi momenti. Ma quali sono gli errori grossolani che spesso si fanno? Vediamo insieme questo piccolo prontuario con alcune indicazioni su come agire per evitare di mettere a rischio la salute degli infortunati.

Epistassi: in caso di sanguinamento dal naso viene spontaneo mettersi con la testa leggermente all’indietro e guardare in alto. In realtà si tratta di una manovra sbagliata: così facendo il sangue va nello stomaco, peggiorando la situazione. La posizione corretta è quella semi-seduta con la testa rivolta verso il basso, schiacciando la narice che sanguina con un fazzoletto. In questo modo il sangue può defluire senza creare ulteriori problemi. Se è possibile, mettete del ghiaccio sulla parte che sanguina; il freddo restringe infatti i vasi sanguigni. Se dopo 10-15 minuti il sangue non si è arrestato andate al pronto soccorso.

  •  Bruciatura: evitate di applicare sulla scottatura ghiaccio o burro e non copritela con alcun tipo di panno le cui fibre possono rimanere attaccate alla pelle. Lavate la parte interessata e applicate una crema antibiotica per le ustioni. Se la scottatura interessa una porzione piuttosto grande di pelle, se si stanno formando bolle o accusate un’alterazione febbrile recatevi in ospedale. Inoltre se gli occhi, gli organi genitali o la bocca sono stati interessati dalla scottatura, anche solo lievemente, consultate un medico.
  • Caduta dalle scale: non alzatevi immediatamente, ma rimanete fermi a terra e chiamate i soccorsi o, ancora meglio, fateli avvisare da una seconda persona. Fate un controllo della motilità degli arti, muovendoli lentamente a partire dai piedi per arrivare fino alle braccia, possibilmente senza muovere il collo. Al pronto soccorso faranno gli esami necessari per constatare che non ci siano ossa o legamenti rotti e traumi cranici.
  •  Distorsione della caviglia: è il più frequente trauma muscolo-scheletrico dell’arto inferiore. Non applicate sulla caviglia nessun panno caldo, ma piuttosto del ghiaccio e tenetela in alto. Qualora accada in luoghi lontani da possibili soccorsi, è bene non togliersi la scarpa per esaminare la caviglia perché potrebbe gonfiarsi, ostacolando il reinserimento del piede nella scarpa.

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  • Ferita con molto sangue: applicate con una certa pressione una garza pulita sulla ferita e tenete l’infortunato in una situazione di tranquillità per evitargli uno shock. Non usate un laccio emostatico perché un nodo troppo stretto rischia di compromettere la circolazione sanguigna dell’arto, causando danni molto seri. Se il sangue non cessa di fuoriuscire andate presso un pronto soccorso il più presto possibile.
  • Ingestione di sostanze velenose: non inducetevi il vomito perché, qualora la sostanza ingerita fosse caustica, rigurgitarla potrebbe aumentare i danni all’esofago. Chiamate immediatamente l’ospedale e correte al pronto soccorso più vicino.
  • Dente spezzato: mantenete la calma! Pulite il dente o quello che rimane e mettete del ghiaccio esternamente alla bocca per ridurre il mal di denti ed attenuare il gonfiore. Immergete il dente in un recipiente con del latte e correte dal vostro dentista o al pronto soccorso per verificare se è possibile fare ancora qualcosa e valutare i metodi migliori per la ricostruzione.
  • Soffocamento: se accidentalmente un corpo estraneo va a finire nelle vie respiratorie, può rendere difficoltosa la respirazione fino a causare il soffocamento. Provate a togliere il corpo estraneo con due dita e, se l’infortunato è cosciente, fatelo piegare in avanti e picchiatelo sulla schiena tra le scapole più volte con il palmo della mano. Se la persona non riesce neanche a parlare, eseguite la compressione addominale (manovra di Heimlich) per liberare il cibo dalla gola. Attenzione: questa manovra richiede un’adeguata preparazione tecnica e va eseguita solo in caso di assoluta necessità perché può provocare gravi lesioni interne.

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Anche se non tutte le ferite possono essere curate con una cassetta di primo soccorso, è molto importante che tutti conoscano le regole basilari per affrontare correttamente ogni tipo di infortunio. E poi ricordatevi di contattare il 118 o il vostro medico per ogni dubbio!

temperatura

Sai usare il termometro clinico? Ecco i consigli per un utilizzo corretto!

temperaturaIl termometro è uno strumento immancabile in ogni kit di primo soccorso, a prescindere dalla tipologia di azienda stabilita in base al rischio prevedibile. Può capitare infatti ai lavoratori di qualsiasi settore, soprattutto nei mesi invernali, di manifestare i segni tipici delle malattie da raffreddamento o influenzali che spesso sono accompagnate da febbre di varia intensità.

Stabilire il valore della temperatura è fondamentale ai fini di una decisione finalizzata alla permanenza o meno del lavoratore al proprio posto. Se per esempio il termometro rileva un valore di 39°, l’attività lavorativa non è compatibile anche se la persona apparentemente sta bene. Certo, ogni persona tollera la febbre in maniera diversa ed ognuno conosce quindi i propri limiti e le proprie modalità di comportamento, ma ci sono dei valori per cui è opportuno comunque allontanarsi dal proprio posto di lavoro. La misurazione della temperatura riguarda inoltre le persone esposte al calore, sia naturale in estate, sia artificiale in comparti lavorativi come ad esempio le fornaci ed i forni, che possono manifestare segni di malessere ed essere vittime del “colpo di calore”. In questo caso occorre chiamare il 118, collocare la persona all’ombra e raffreddarla con spugnature fredde e, se possibile, misurare la temperatura ai fini di valutazione. Talvolta la temperatura può superare i 40° con ripercussioni neurologiche per il lavoratore.

La misurazione della temperatura avveniva tradizionalmente con il termometro clinico a mercurio. Questo è un termometro a massima che, una volta raggiunto il valore, non scende se non si scuote energicamente. Il termometro va posizionato sotto l’ascella e si legge dopo 5 minuti. Dopo l’uso il termometro aziendale va lavato con acqua e sapone, asciugato e riposto. Dal 03/04/2009 questo tipo di termometro non è più in produzione e normalmente viene utilizzato quello digitale.

Come interpretare i valori della temperatura:

  • 36,2 – 37,0: range normale.
  • 37, 2 – 38,0: rialzo termico, la persona può andare a casa in autonomia.
  • 38,2 – 39,0: febbre, la persona può andare a casa in autonomia o accompagnato se è debole. Automedicazione con propri antifebbrili. Se perdura un paio di giorni chiamare il proprio medico.
  • 39,2 – 40,0:febbre alta, la persona va accompagnata a casa. Automedicazione con propri antifebbrili. Se perdura elevata chiamare il proprio medico.
  • 40,2 – 41,0: febbre altissima. Raffreddare con impacchi freddi e dopo l’abbassamento accompagnare a casa. Automedicazione con propri antifebbrili. Se perdura elevata chiamare il proprio medico.
  • Oltre 41: febbre potenzialmente pericolosa. Raffreddare con impacchi freddi e dopo l’abbassamento accompagnare a casa. Automedicazione con propri antifebbrili. Se perdura elevata chiamare il proprio medico.

 

medicazioni

10 Consigli per medicare le piccole ferite

consigli_medicazioniLe misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso sono uno degli elementi portanti della gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Bastano un kit di primo soccorso e la formazione degli addetti designati per fornire un’adeguata assistenza medica in attesa del trasporto al Pronto Soccorso. Ma quali sono le regole base per assicurare una corretta medicazione? Quali i piccoli accorgimenti da adottare per pulire e bendare la ferita? Vediamo insieme i consigli di carattere generale da tenere a mente in azienda, così come nella vita di tutti i giorni.

  • Limitarsi alla medicazione di piccole ferite. Ferite ampie, penetranti con esposizione di osso o particolarmente complesse devono solo essere coperte con garza sterile nell’attesa del 118. Qualora le ferite siano particolarmente sporche o contaminate possono essere lavate con soluzione fisiologica prima della copertura. In questi casi ridurre con decisione il sanguinamento e distendere la vittima con gambe sollevate.
  • Prima di ogni intervento, il soccorritore deve lavarsi le mani, asciugarle e indossare i guanti. Qualora la vittima sia interessata da sanguinamento abbondante, occorre che indossi anche la maschera-schermo.
  • La medicazione deve essere effettuata possibilmente vicino ad un lavandino. Se l’infortunato è particolarmente sensibile alla vista del sangue e al dolore, e quindi soggetto a svenimento, distenderlo prima di procedere.
  • La ferita deve essere lavata con acqua e sapone neutro liquido e sciacquata con acqua corrente. Se è molto sporca effettuare l’ultimo lavaggio con soluzione fisiologica.
  • La ferita deve essere asciugata con carta monouso e tamponata con compressa sterile imbevuta nel disinfettante. Usare il cotone idrofilo solo per pulire intorno alla ferita.
  • Coprire la ferita con un’altra compressa e bendare in maniera sostenuta.
  • La medicazione di ferite in particolari punti del corpo richiede alcuni accorgimenti.  Se la lesione interessa la regione dell’occhio e risulta contaminata da sostanze, deve essere lavata con acqua corrente e soluzione lava-occhi all’ultimo sciacquo. Bendare con garza sterile o con gli appositi tamponi e trasportare l’infortunato al pronto soccorso oculistico o, se la lesione è evidentemente grave, chiamare il 118.
  • Le ferite al cuoio capelluto comportano in genere sanguinamento abbondante e la valutazione dell’entità è ostacolata dai capelli. In questi casi è sufficiente tamponare con compresse sterili e mano protetta dai guanti in attesa del trasporto ospedaliero.
  • In caso di ferite della bocca o delle arcate dentarie, sciacquare la bocca con acqua potabile e tamponare con compresse sterili senza disinfettante per cute in attesa di andare al pronto soccorso.
  • Portare il ferito al Pronto Soccorso immediatamente o in tempi successivi a seconda della gravità della lesione. Il trasporto dei lavoratori infortunati deve avvenire preferibilmente tramite il 118 o, in casi particolarmente lievi, tramite mezzi aziendali o privati.

Ricordatevi che questi interventi devono essere eseguiti dagli addetti designati al primo soccorso aziendale, appositamente formati con corsi specifici, o in particolari circostanze da qualsiasi lavoratore. In entrambi i casi sono da intendersi provvisori in quanto l’infortunato dovrà essere sempre visitato da un medico.